Volete sapere qual è la legge assoluta da seguire per chi diventa un iBradifitness? Fare il «minimo indispensabile».
Beh, non crediate che questo sia qualcosa di facile, anzi è un’arte. Non è da tutti individuare la quantità precisa, il preciso numero di cose da fare affinché non si passi nell’inesorabile «non fare un cazzo».
Il Minimo-Indispensabile è quella categoria che ti permette di giustificare te stesso, e di giustificarti con gli altri, di mantenere una dignità umana ad un prezzo scontato, ‘in offerta’. Bisogna stare attenti, però: infatti, fare «il minimo indispensabile» è difficile, perché se si fa troppo si rischia di fare qualcosa che poi ti obbliga a fare qualcos’altro, altrimenti è come se non avessi fatto niente.
Faccio un esempio: se fai 8 flessioni, sarai tentato a farne 10; ma dopo averne fatte 10 una vocina ti dirà “fai un’altra serie!” – e così via… Bisogna però stare attenti anche a non fare troppo poco, facciamo un esempio: se fai 3 flessioni, sarai tentato a farne sì e no 1, così da non aver fatto niente.
Il «minimo indispensabile», invece, è l’equilibrio giusto che iBradifitness può darti davvero: hai mangiato un panino grande quando la testa di un San Bernardo svizzero in sovrappeso? Non c’è problema, calcoliamo perfettamente quante flessioni occorrono affinché non si muoia soffocati dal proprio stomaco. Saranno 30? 25? 15? Si fanno quelle flessioni e ci si ferma! È così che funziona il «minimo indispensabile», cioè fare quello che serve.